Recensioni

LibriNon mi dispiace scrivere recensioni di libri. Trovo stimolante verbalizzare emozioni e impressioni ricavate dalla lettura di un testo e spesso è proprio durante la stesura della recensione che scopro elementi che prima mi erano sfuggiti.

Questo fenomeno è alla base del ben noto effetto curativo della scrittura; dare un nome alle sensazioni apre nuove porte alla mente e sollecita altri collegamenti che porteranno a una diversa interpretazione dei fatti narrati. Raccontare parte della storia senza cadere nello spoiling è un esercizio talvolta frustrante ma molto utile all’allenamento all’auto censura, una cosa che non tutti riescono a fare. Detesto vedere gli effetti dei recensori “incontinenti” che raccontano la trama fino in fondo, facendo di una recensione il racconto di un racconto.

Il buon recensore non ha bisogno delle parole dell’autore per descrivere le proprie impressioni anzi, avrà cura di riferire il senso della storia restando nel proprio stile e impiegando il suo linguaggio abituale.  Nei neofiti della recensione si riscontra qualche volta l’adozione dello stile dello scrittore recensito a testimonianza del fatto che la lettura influisce sul nostro modo di pensare e scrivere.

Ad ogni modo, recensire un libro è un’attività che richiede perizia, pazienza, onestà e tanto tempo. Per questo motivo ho da tempo deciso che le mie recensioni si limiteranno a romanzi che mi sono piaciuti molto oppure a saggi che, a mio parere, offrono davvero informazioni nuove e interessanti.