I cavalli soffrono in silenzio

I cavalli soffrono in silenzioMarkus era un sussurratore, uno di quelli che dai cavalli ottenevano qualsiasi cosa. Era venuto dall’america per lavoro e si era fermato per l’amore di un italiano.

Markus e Sandro potevano dirsi una coppia di successo. Nel mondo dell’equitazione western erano nomi conosciuti, uno americano e l’altro italiano, sembravano la classica copia gay che addestrava cavalli.

Markus amava i colori sgargianti, gli strass e le parrucche; Sandro aveva fama di avere qualche debole anche per le donne. Era ovvio a tutti che l’americano avesse una personalità dolce, quasi femminile, mentre l’italiano tradiva sovente una tendenza all’aggressività, una passione per la violenza che sfogava anche sui cavalli. Erano tutte cose risapute, ma nessuno avrebbe potuto prevedere quel che poi accadde. 

Qualche dubbio i clienti del maneggio nel pavese l’avevano avuto: i cavalli segnati dagli speroni erano una consuetudine per Sandro, però poi ci fu l’arrivo della ragazzina francese e quella storia della cavalla zoppa fece riflettere più di una persona.

Ma cosa fece davvero scatenare l’inferno tra i box del centro ippico S&M- Performance horses; cosa portò Markus a confrontarsi col suo passato e Sandro a temere per il suo futuro? Perché qualcuno cominciò a chiedersi se i cavalli sapessero odiare?

Recensioni

Filippo di Paola

Penso che sia un libro apparentemente semplice che nasconde diverse complessità. I personaggi sono tutti, bene o male, disturbati, e il contrasto tra le varie “patologie” viene spesso pagato dai cavalli, che sono come quadri da dipingere e su cui ognuno si sente libero di versare le proprie frustrazioni, ansie, difficoltà.Mi piace il ritratto del mondo equestre che ne scaturisce, nella sua competizione folle, nella sua ansia da prestazione (che é poi quello che sorprende del protagonista negativo principale, capace di usare la propria forza fisica a sostegno dei propri scopi).Amo specialmente l’aspetto materno di Tina, che sembra rappresentare il conflitto della donna moderna, cui manca una maternità ch’ella traveste nei rapporti con cani e cavalli, e la cui riuscita professionale crea buchi emotivi su cui molti, primo tra tutti Sandro, il cattivo del libro, riescono a introdursi, per manipolarla.La scena clou, che non voglio naturalmente rivelare, é dolorosamente perfetta, piena di pathos, di emozione, di dolore e di forza.

Mary

Una storia forte. Un libro che viaggia su due binari, per chi ama il romanzo e la lettura scorrevole, per chi ama scandagliare l’animo umano e i suoi lati oscuri. I personaggi di questo libro sono quasi tutti affetti da un disturbo psicologico o perlomeno vivono un qualche disagio che si evidenzia attraverso le diverse relazioni che instaurano tra di loro. Il libro è ambientato nel mondo dei cavalli e proprio su di loro viene proiettata la sofferenza dei protagonisti. Talvolta il cavallo diventa l’innocente bersaglio di tanto dolore. Ed è devastante come lo è sempre quando i più deboli vengono strumentalizzati e derubati della loro innocenza. Coinvolgimento emotivo assicurato!

Sonia

Romanzo legato al mondo equestre in cui ogni personaggio presenta una qualche forma di disagio mentale che, in molti casi, sfocia in una vera e propria patologia psichica. Dal sociopatico narcisista disposto a fare qualunque cosa pur di raggiungere i propri scopi, alla sottomessa ragazza con la Sindrome di Stoccolma, alla fanciullina depressa con una dipendenza da psicofarmaci e tanto altro ancora… Nel narrare le vicende dei suoi personaggi l’autrice ha descritto una gamma molto vasta di disturbi mentali offrendo anche possibili soluzioni attraverso percorsi terapeutici mirati. Ne viene fuori un quadro spietato dove a farne le spese sono i piú deboli, i cavalli in primis ma non solo.. “Homo homini lupus” chi di noi nella vita reale non ha mai incontrato un Sandro? I personaggi descritti in questa storia sono tutti inventati e legati al mondo dei cavalli ma leggendo questo romanzo, si ha la sensazione di averli giá incontrati piú e piú volte nella vita reale. Nonostante l’atmosfera cupa, non manca in questa scrittura un messaggio di speranza che alla fine smorza un pò i toni noir del racconto. É stato un libro molto piacevole da leggere che ha mantenuto un’appropriata tensione narrativa per tutto il tempo.