Mangialibri

Valentina è una cake designer affermata che tiene corsi di pasticceria presso il suo laboratorio e ha una bella vetrina virtuale sul web. Da qualche tempo ha cominciato a ricevere messaggi importuni che stanno diventando sempre più frequenti: uno sconosciuto – ma che, secondo i carabinieri, la conosce molto da vicino – dice di amarla e di volerla ricevere dentro di sé, mangiandola… Intanto il dottor Zuccala, psicologo che sbarca il lunario a malapena con un incarico precario all’università, prova ad arrotondare con una innovativa quanto sperimentale attività di psicanalisi online: qualcosa di rischioso, forse perfino di azzardato, ma che permette di aiutare anche quelli che non hanno il coraggio di mostrarsi a un medico in carne e ossa, e in fin dei conti a lui sembra di star ottenendo dei buoni risultati con Alex, ragazzo scontroso ma sensibile che cela dietro di sé un’altra personalità, femminile; anzi due…
Bello bello bello: un noir teso e avvincente, la cui vicenda si snoda fra la periferia di Milano e il centro di Padova e tiene il lettore incollato grazie alla profondità dell’indagine psicologica – ricca di implicazioni e priva di sbavature (impressionante nell’esposizione dell’oculofilia e nell’esplorazione del significato della maschera di zucchero come simbolo del rifiuto dell’ipocrisia nelle relazioni, in favore dell’autenticità delle emozioni) – e alla verosimiglianza dei personaggi, resi vividi e familiari tanto nelle piccole quotidianità quanto nelle anomalie. Protagonista di spicco – nell’ambito di una narrazione marcata dalla fisicità e dalla sensualità, con punte di genuina eccitazione – è il linguaggio, che è modellato sui caratteri e ne segue il profilo. Un romanzo ben scritto e ben  congegnato, che sa regalare anche momenti di divertimento spassionato, come quando – nel bel mezzo della proiezione di un porno al cinema – le due amiche che confabulano vengono interrotte da uno spettatore seccato che esclama: «E basta! Non si sente un cazzo!». Caldamente consigliato.

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