Giulia Ghiretti e Genny

Non è stato facile ma terribilmente emozionante. La presentazione del progetto Genny e la prima donazione del veicolo speciale sono avvenute in una location perfetta e con il pubblico più indicato. C’erano il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il rappresentante del Comitato Paralimpico Regionale Emilia-Romagna Giovanni Bertani, l’inventore di Genny Paolo Badano con lo staff di Genny Angels, l’associazione che dirige e che fa da contenitore al progetto letterario filantropico. In un angolo c’era anche l’editore di Golem Giancarlo Caselli e pronti a dare una mano c’erano amici venuti da lontano, imprenditori dell’automotive e altri sostenitori del progetto.

E poi c’era lei, Giulia Ghiretti, campionessa di nuoto con un cuore grande e una mente agonistica che, come ogni sirenetta, per muoversi fuori dall’acqua ha bisogno delle ruote.

Ho cercato di raccontare un po’ l’idea del progetto, il contenuto del romanzo “A muso duro” e come Genny, la fantastica sedia a rotelle, sia entrata nella mia vita di camminante. È nata scrivendo come se l’avessi ideata io per poi scoprire che già c’era. Il mio personaggio principale aveva bisogno di una base mobile, qualcosa che sostituisse le gambe disabili e non potevo davvero pensare alle braccia come propulsione in un mondo tecnologico come il nostro. Non sarebbe stato anacronistico?

La letteratura serve anche a mettere in evidenza i mali della società, di ogni tempo e luogo, ma sempre in modo da essere comprensibile alla modernità perché il lettore farà un confronto con la sua esperienza. Mi chiedevo dunque se il lettore si sarebbe reso conto dell’anacronismo delle tradizionali sedie a rotelle che costano l’usura delle spalle di chi per anni deve spingere le ruote così come mi chiedevo se avrebbe compreso le esigenze quotidiane del disabile.

A ogni modo, qualche sponsor l’ha capito e così è già stata fatta la prima donazione. Giulia Ghiretti è salita sulla sua Genny portando con sé il messaggio che si può vivere molto meglio con un dispositivo che poggia sulla tecnologia Segway, consente di muoversi su ogni tipo di terreno, lascia libere le mani ed elimina una gran parte delle barriere architettoniche.

Il progetto continua: ogni libro venduto contribuisce all’acquisto della prossima Genny.